martedì 11 novembre 2014

Traversata Giovo Ligure - Sassello

Itinerari escursionistici da Giovo Ligure




Una panoramica traversata dai Forti del Giovo alla Foresta della Deiva.


NOTE TECNICHE

Partenza: Giovo Ligure
Arrivo: Sassello
Dislivello: 300m circa
Tempo di percorrenza: 2h,45/3h (10,5 km)
Difficoltà: E
Segnavia: "linea e 2 bolli" gialli - Itinerario Natura
Cartografia: Studio Naturalistico EdM-Carta dei Sentieri SV-1
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.


Accesso stradale
- Dall'uscita autostradale di Albisola Superiore si prende la SP 334 in direzione di Stella. Da qui si prosegue per Giovo Ligure. 
- Da Acqui Terme si prende la SP 334 sino a Sassello e da qui si raggiunge il Giovo.
 Posteggio per l'auto nei pressi del distributore di benzina o presso la successiva area parcheggio





Itinerario
L'itinerario inizia al centro di Giovo Ligure (500m.slm) di fronte al distributore di benzina (cartello segnaletico).
Si sale per via Lodrino e si percorre la strada asfaltata sino ad incontrare poco dopo un bivio. Si volta a destra (indicazione per i Forti) e con leggera salita si attraversa una zona boschiva, sino alla sommità della strada ex militare.
Una deviazione a sinistra porta in breve al Forte Lodrino inferiore, con accesso interdetto da uno sbarramento.
Un piccolo sentiero consente di percorrerne il perimetro sino a raggiungere una guardiola dove si può godere di una bella vista sulla Valle del Sansobbia e, nelle giornate limpide, su parte della catena alpina.
Ritornati alla deviazione si prosegue sulla sterrata che sale lungo il crinale e dopo breve percorso raggiunge il bivio che conduce  al Forte Lodrino superiore.
Le anzidette fortificazioni facevano parte dello sbarramento fortificato del Giovo, creato nel XIX secolo dai Savoia per la difesa strategica delle vie d'accesso al Piemonte.

Trascurata tale deviazione si abbandona la strada per prendere a destra un sentiero, che con ripida salita porta ad un tratto delimitato da una ringhiera in legno.
Proseguendo ancora, si arriva in prossimità del Bric Riondo (700 m) e, tra ottimi scorci panoramici, si passa successivamente sul versante occidentale.


Nei pressi di alcuni scalini di legno si prende a sinistra in lieve discesa e poi in piano, seguendo la segnaletica per la Foresta della Deiva. Si entra quindi in zona boschiva, si transita nei pressi del Bric Eiraldo (666 m) per seguire poi la dorsale e scendere leggermente sino ad un bivio, dove si svolta a destra e si arriva al Passo di Salmaceto   (650 m), punto culminante del percorso ad anello della Foresta della Deiva.

Si segue l'ampia strada sulla destra e con lunga panoramica discesa si percorre una zona di pini marittimi, si superan poi diversi rigagnoli con caratteristici "sbalzi" per il contenimento delle acque. Infine si giunge nella zona del Castello Bellavista o Palazzo Bigliati, che merita una visita.
Da qui,  con ulteriore breve discesa su ottima strada, superata la Casa del Custode ed il successivo ponte sul Rio del Giovo, si arriva sulla Strada Provinciale.
Seguendo quest'ultima a sinistra si raggiunge in breve nel centro di Sassello (381m).


I Forti del Giovo
Furono costruiti verso la fine del 1800 e comprendevano: il Forte Centrale con la Tagliata, le batterie Lodrino superiore e Inferiore e tre piccole batterie (Moglie, Scarato e Bruciato). 
Tutti i forti, tranne Lodrino superiore, furono riutilizzati nella Seconda Guerra Mondiale essendo stati occupati nel 1943-45 dal Reggimento San Marco della Repubblica Sociale Italiana. 
Fino al 1982 furono utilizzati per le esercitazioni estive dei Cadetti dell'Accademia di Modena.
Il Forte Tagliata, posto sulla sella del valico, interrompeva la rotabile del Sassello alla biforcazione verso Acqui e Dego. 
Poco sopra questo fu realizzato il Forte Scarato, a pianta pentagonale circondata da un fossato, mentre il Forte Moglie, identico al precedente vigilava sulla la strada che saliva da Stella e Varazze e la sella del valico. Il Forte Bruciato, poteva invece colpire obbiettivi verso il tratto di costa di Varazze e le valli laterali.
Forte Lodrino inferiore era la fortificazione più grande del Giovo dotata di artiglieria in "barbetta" circondata da un fosso e difesa da "cofani traverse" e da una "caponiera" centrale. Era dotato inoltre di cannoni puntati verso le valli che terminano al Colle del Giovo. A nord del forte era collocata la batteria di appoggio del Lodrino superiore già abbandonata dopo la Prima Guerra Mondiale