sabato 23 febbraio 2013

Savona: Anello del Monte Castellazzo

Escursioni da Savona



Un breve anello sulle alture boscose del Santuario di Savona, nei luoghi delle battaglie napoleoniche e dei resti di un antico castrum d'altura.


NOTE TECNICHE


Partenza e Arrivo: Pian di Maranzan in via Ranco, strada che da Savona va a Naso di Gatto
Dislivello: 180m circa
Lunghezza: 4,5km
Tempo di Percorrenza: 2h/2h,30 anello completo
Difficoltà: E - (EE per la sommità del M. Castellazzo)
Segnavia: 2 triangoli rossi- N.3
Cartografia: Studio Naturalistico EdM SV2

Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo.
L'attività escursionistica richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.


Accesso Stradale
1) da Savona si raggiunge Naso di Gatto con la strada comunale Santuario-Montenotte. All'inizio del borgo, poco prima dell'omonimo residence, occorre deviare a destra su Via Priocco Superiore e raggiungere, dopo circa 4 km, il piccolo slargo di Pian di Maranzan, dove inizia l’itinerario (segnavia sugli alberi)

2) da Savona zona Villetta, dopo il Convento dei Cappuccini, si prende Via Ranco che porta a Naso di Gatto. La strada, in gran parte sterrata, dopo la ripida salita cementata della Madonnina del Crovaro, arriva allo slargo di Pian di Maranzan dove inizia l'itinerario (circa 6,5 km dal Convento Cappuccini)
Attenzione: marzo 2021: quest'ultimo tratto di strada è interdetto al traffico veicolare per frana



Itinerario
Dal piccolo slargo di Pian di Maranzan si prende il sentiero che si inoltra nella zona boschiva (segnavia tracciati sugli alberi).
Si supera un tratto solitamente invaso di foglie cadute, per poi proseguire con un bel mezzacosta sul versante di Ellera (nord).
Si perviene quindi nella zona della casa diroccata di località Cria, dopo la quale si continua con andamento a saliscendi in una bella zona di castagni, peraltro interessata dai fatti d’arme della storica battaglia di Montenotte, tra le truppe Napoleoniche e quelle Austro-Piemontesi

In lontananza si notano le grandi pale eoliche erette nella zona del Monte San Giorgio, sopra Naso di Gatto.
Seguono alcune svolte in salita, abbastanza ripida e dal fondo piuttosto sconnesso.
Ad un bivio si prosegue a destra sino ad arrivare ad un colletto sulla dorsale.

Se si vuole raggiungere il Monte Castellazzo occorre qui individuare, e seguire alla meglio, una traccia sulla sinistra che si inoltra tra gli arbusti, in alcuni tratti piuttosto folti.
In poco più di 15', dopo percorso impervio (per Escursionisti Esperti), si arriva sulla sommità del Monte (582m), completamente avvolta dalla vegetazione.

Qui si possono notare alcuni resti perimetrali, che vengono attribuiti ad un antico castrum d'altura, di epoca imprecisata.
Nei pressi del sito si trovava anche una “torretta” di avvistamento, che pare comunicasse "a vista" con analoga struttura di Albissola, con un' altra situata nei pressi del Priamar di Savona ed un'ulteriore sulla dorsale del Monte S. Elena di Vado Ligure.



Ritornati al punto della deviazione, si prosegue ulteriormente sull’evidente sentiero che si snoda ora sul versante della zona di Santuario.
Il bel percorso in faggeta e tra i castagni termina ad una selletta sulla strada Via Ranco - Naso di Gatto, presso la stele metallica dedicata al "Generale-Capo Brigata Rampon ed ai suoi prodi", commemorativa della battaglia tra truppe Napoleoniche e quelle Austro/Piemontesi che si svolse presso il vicino Monte Negino l'11 aprile 1796

Giunti sulla strada asfaltata si segue quest’ultima a sinistra, che dopo un breve tratto in discesa supera la deviazione per via Monteprato, che porta al Santuario, poi prosegue fiancheggiando la recinzione di un agriturismo presso le Case Priocco, quindi transita successivamente presso Case Batin per raggiungere infine, dopo lungo percorso, il Pian di Maranzan punto di patenza dell'itinerario (circa 2 km dalla stele del Generale Rampon).

L'attuale via Ranco ricalca grosso modo l'antica ed importante via Saonensis, nominata negli atti dei notai Cumano e Di Donato tra il 1178 ed il 1188, che dal centro di Savona ( Porta Fòria, l'attuale zona di Monticello) conduceva al Priocco (alture del Santuario) e da qui a Montenotte, alle Langhe ed all'Astigiano.