martedì 4 dicembre 2012

Anello del Rio Gambaro

Escursioni da Genova-Pegli (Val Varenna)




Un itinerario ad anello in una  zona appartata,  laterale alla Val Varenna, su antichi tracciati lungo il corso del Rio Gambaro (o Cantalupo), tra isolati casolari in zone tranquille ed antichi mulini.
(Meriterebbe maggior valorizzazione e più frequente manutenzione)

Questo percorso, di interesse naturalistico, era compreso nel progetto Ecologia in Città (sigla EC), avviato nel 1983 dal Comune di Genova per favorire la conoscenza e la fruizione dei valori ambientali presenti nel territorio.
Lungo il tracciato erano state previste specifiche "stazioni" che consentivano di approfondire una particolarità del percorso.

NOTE TECNICHE

Partenza e Arrivo: Ge-Pegli - loc.Tre Ponti
Dislivello: 250m circa
Tempo di percorrenza: 2h,30/3h
Difficoltà: E
Segnavia: segni bianco/rossi "EC 1" (scarsi)
Cartografia: Studio Naturalistico EdM
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.


Accesso stradale
Dall'uscita autostradale di Genova-Pegli si scende sull'Aurelia e si prosegue a destra.
All'inizio dell'abitato di Pegli si svolta  a destra e si raggiunge via Opisso. Si segue quest'ultima a destra per poco più di 1 km sino all'inizio di Via Varenna, dove occorre svoltare a destra su di un ponte. Al termine di questo si prende a sinistra Via Cassanello e succesivamente Via Razara.
(Si preferisce far iniziare l'itinerario al termine di Via Razara, sul lato destro del torrente Varenna, in considerazione della esigua possibilità di posteggio nella zona dei Tre Ponti).





Itinerario
Al termine della strada, presso uno slargo a destra, si imbocca una vecchia "croeza" dal fondo mattonato, che con alcune svolte porta all'aereo ponte, simbolo della località (Tre Ponti), tramite il quale si raggiunge il versante opposto della Val Varenna.
Dalla sottostante strada si imbocca a sinistra Via Assarino, con la quale si risale il tratto terminale del Torrente Gambaro sino alle prime case della Località Cantalupo (q.80m circa).
Si prosegue a sinistra, su stradina in salita, che dopo alcune svolte tra le case della zona alta del piccolo abitato, transita sotto l'archivolto del vecchio acquedotto.
Si continua per circa 150 m sino ad un'ampia curva, dove occorre deviare a destra su di un sentierino in discesa (indicazione del segnavia "EC1").
Su alcuni tratti dal fondo in mattonato si attraversano coltivi semi-abbandonati, seguendo il corso del sottostante Rio Gambaro, che in quella zona forma alcuni piccoli laghetti.


Si risale poi un tratto gradinato e si entra in una zona leggermente più folta, si supera poi un piccolo rio e si arriva ad una deviazione sulla destra.
Quest'ultima, con ripidissima discesa porta ad un bel laghetto, piuttosto frequentato nel periodo estivo.

Proseguendo sul sentiero principale, si passa sotto il monumentale ponte della linea ferroviaria Genova-Ovada dopo il quale, superato un breve tratto a scalini, si perviene ad una ulteriore deviazione sulla destra che consente di raggiungere il greto del torrente.

Poco oltre si transita su di un ponticello in cemento, cui segue una "sbilenca" passerella di legno per l'attraversamento del Rio Boesse.
Si prende quindi a salire su più comodo sentiero, passando a fianco della recinzione di una piccola casetta, oltre la quale si guadagna ulteriormente quota con un percorso che sovrasta il "canyon" dove  il torrente forma cascatelle e "marmitte dei giganti".
Una breve deviazione a sinistra consente di avvicinarsi al corso d'acqua (attenzione!)
Successivamente occorre superare un cancello dopo il quale, con alcune svolte, si perviene alle case di Ronco Inferiore (178m).

Passati oltre, dopo un successivo cancello il sentiero diventa stradina rotabile.
Ad un vicino bivio si procede a sinistra e con leggera salita si raggiunge la bella zona prativa di Ronco Alto (195m).




Superato anche qui il cancello d'uscita, la stradina scende e scavalca un piccolo rio, dopo il quale occorre lasciare la principale per deviare a destra, su sentiero piuttosto malridotto.
Dopo breve tratto occorre effettuare una deviazione a sinistra, su sentierino dal fondo dissestato e parzialmente invaso dagli arbusti, dove occorre altresì scavalcare qualche albero caduto.

Il sentierino prende quindi a scendere più decisamente sino ai ruderi di un antico Mulino. (Muin de rue)
Al suolo è visibile una vecchia pietra da macina.
Successivamente si transita su di un ponticello con canaletta laterale che consente un'aereo attraversamento sul torrente Gambaro.


Dopo aver superato l'ennesimo cancelletto si percorre una zona ombrosa e recintata, che porta in breve ad alcune case rurali. L'accesso alla strada ad esse prospiciente risulta impedito da un poco comprensibile sbarramento fisso.
Per superare l'intoppo, occorre effettuare una brevissima deviazione nella zona erbosa sottostante, per dirigersi a sinistra in direzione di un evidente muro divisorio in pietra.  Lo si supera alla meglio e tramite ulteriore cancello si perviene sulla strada sterrata.
In alternativa ci si dirige verso le sottostanti casette, si attraversano, dopodichè si risale fiancheggiandole sino alla strada sterrata.

Si segue quest'ultima per breve tratto per prendere poi una deviazione segnalata a sinistra.
Il percorso si svolge ora su sentiero che percorre una zona dalla tipica vegetazione arbustiva ligure, con ampio panorama sul sottostante ponte monumentale della ferrovia.
Dopo ulteriore cancello, il percorso si sviluppa con un lungo mezzacosta che presenta alcuni tratti esposti.


Il sentierino, che in alcuni punti si restinge a causa degli arbusti,  raggiunge infine i primi coltivi in una zona sottostante alcune "baracche".
Si scende ora su terreno un po' ripido sino ad un bivio. Qui si prosegue a destra, su stretto sentiero delimitato da un muretto di sostegno, per poi attraversare una zona di coltivi e sbucare sulla strada asfaltata  (via Pola).
Si va a destra  e, riattraversando il ponte ad arcate, si fa ritorno al punto di partenza.