sabato 20 ottobre 2012

Punta Marguareis per il Rifugio Don Barbera

Valle Tanaro - Escursioni da Carnino





Da Carnino Sup. per il Rifugio Don Barbera,  la  salita alla cima più elevata delle Alpi Liguri.
Possibilità di suddividere l'escursione in 2 gg, con pernotto nel nuovo e accogliente rifugio.

NOTE TECNICHE

Partenza e Arrivo: Carnino Sup. (1397m)
Dislivello: 1254m
Tempo di percorrenza in salita: 4h/4h,30'
Difficoltà: E - EE per la variante della Costa Gaina
Segnavia: paline-segni bianco rossi
Cartografia: IGC-n.8 Alpi Marittime e Liguri
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.






Accesso stradale
Dall'uscita autostradale di Ceva ci si dirige per Garessio, Ormea quindi Ponte di Nava.
Qui si volta per Viozene e dopo aver superato il paese,  si prende la diramazione per Carnino Superiore, dove si lascia l'auto.


Itinerario
Inizia poco sotto la Chiesetta di Carnino Sup. (1397m), dove si individua la palina indicativa ed il segnavia bianco/rosso.
Seguendo le segnalazioni, si passa tra le basse case, dopo le quali si prende una antica mulattiera che, lasciata a sinistra la deviazione per Passo Lagarè (palina indicativa), si inoltra in una zona boschiva.
Successivamente supera un rio su ponticello in legno, quindi prende a salire con diversi tornanti sino alla zona di Pian Ciucchea( ="ceppaia").
Si prosegue ora con lungo traverso sino ad incontrare un bivio, opportunamente segnalato da palina indicativa. A destra sale il ripido sentierino per il passo delle Mastrelle e la conca di Piaggia Bella.
Si ignora tale deviazione, per proseguire sul tracciato principale, che con alcune svolte sale fiancheggiando un ripido pendio, che da un lato precipita sull'orrido di fondovalle.
Si perviene successivamente all'intaglio della Gola della Chiusetta, dove si può notare che per un fenomeno carsico, l'acqua del torrente scorre sotterranea, . (1815 m - croce in ferro a ricordo di 9 speleologi che nel 1990 furono travolti da valanghe).


Si percorre poi il successivo e ampio pianoro erboso, (gelida sorgente sulla sinistra), quindi si attraversa un corso d'acqua per poi dirigersi in una strettoia rocciosa, che si risale a sinistra su di un sentiero che fiancheggia una cascatella.
Alla sommità si trova il pianoro di S.Domenico, dove si attraversa un piccolo corso d'acqua e si arriva agli insediamenti pascolivi delle Selle di Carnino (1913 m).
(Sono visibili i resti dell'ex Rif. Selle di Carnino, ricavato da un ricovero di pastori nel 1907, dalla Sezione Ligure del CAI. Gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale non fu poi più utilizzato - Nei pressi sorge anche l'antica chiesetta dedicata a Sant'Elmo (o Erim), ora in stato di abbandono. Era consuetudine celebrarvi una funzione il giorno di trasferimento del bestiame al pascolo).
Si passa a destra delle costruzioni (palina), procedendo su sentierino che si innalza guadagnando lentamente quota, segnalato da numerose pietre infisse nel terreno (sul fondovalle si nota la sterrata che scende dal Colle dei Signori).
Ci si inoltra ora nel Vallone dei Maestri. Superata una selletta si arriva al bivio della Vastera delle Strie, dove si stacca una deviazione a destra per Piaggia Bella.
Si prosegue sul tracciato principale con il quale si risale una bella zona di pascolo e dopo alcune svolte, si arriva alla vecchia costruzione ed al successivo nuovo Rifugio Don Barbera (2070m.- Disl.  680m).


Proseguendo ancora, con breve percorso, si raggiunge il Colle dei Signori (2111 m), importante crocevia di vari itinerari, attraversato dalla strada ex militare Monesi-Colle di Tenda.(2h,30/3h)

Dal Colle dei Signori ci si dirige a destra, seguendo un sentierino (segni di vernice) che  si innalza in direzione della croce su di una rocca e passa successivamente a monte del Rifugio.  Si attraversa quindi lungamente una vasta zona tipicamente carsica, quasi un labirinto tra erba, rocce "solcate", doline (terreno ideale di esplorazioni speleologiche - molto difficoltoso l'orientamente in caso di scarsa visibilità).
Il sentiero sale quindi più decisamente e raggiunge l'insellatura della Colle della Gaina (2358m 45' circa dal Colle dei Signori).

Qui si presentano due possibilità di salita:

- per la via normale
Si prosegue sul sentiero principale, che scende brevemente per poi risalire e fiancheggiare il versante meridionale del Marguareis.
Attraversa vaste zone pietrose, supera poi altri dossi e avvallamenti, raggiunge una dorsale proseguendo poi su traccia più ampia, delimitata ai lati da alcune pietre.
Da qui è ben visibile la croce di vetta.
Si lascia sulla destra la deviazione per il passo Palù (e le zone di sbocco dei noti "canaloni nevosi"), per proseguire su traccia che si snoda in salita, in zona di pietre rotte e sfasciume e con ultime svolte si raggiunge infine la cima del Marguareis (2651m -Disl.572m - 2h/2h,15 circa dal Colle dei Signori).
Il ritorno avviene per la stessa via.



- per la Costa della Gaina (EE)
Si volta a sinistra, effettuando diverse brevi svolte sul crestone Sud del Marguareis. Si arriva poi ad una balza rocciosa, che si può aggirare a sinistra su cengetta esposta, quindi si superano alcuni facili gradini rocciosi per continuare poi con lunga salita sulla dorsale. Si raggiunge poi la tondeggiante anticima, quindi un successivo colletto dal quale per ultimo pendio, tra pietre e sfasciumi, si perviene alla croce di vetta. (1h,45/2h,15 dal Colle dei Signori).
Il ritorno avviene per la via normale.