martedì 23 ottobre 2012

Cima di Marta e Foresta del Gerbonte

Valle Argentina - Escursioni da Realdo





L'escursione unisce le spettacolarità panoramiche della salita alla Cima di Marta, alle meraviglie del lungo percorso nel cuore della Foresta del Gerbonte, che nasconde alcuni rari larici monumentali.
Da effettuarsi in autunno, quando il bosco offre una stupenda varietà di colori.

NOTE TECNICHE

Partenze e Arrivo: strada Realdo - Bassa di Sanson
Dislivello in salita: 550 circa
Tempo di percorrenza: in salita 2h/2h,30 - in discesa 3h/3h,30
Difficoltà: E
Segnavia: paline indicative.
Cartografia: IGC n.14 Sanremo - Imperia
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 
L'escursionismo richiede conoscenze di base e consapevolezza dei propri limiti.



Accesso:
All'uscita di Arma di Taggia dell'autostrada Savona - Ventimiglia, si prende la strada della Valle Argentina.  Si risale l'intera valle passando per Badalucco, quindi Molini di Triora e Triora. Da qui si prosegue per Creppo e successivamente, poco prima di raggiungere Verdeggia, si devia per Realdo.
Si supera il paesino, seguendo una stradina asfaltata che tocca le piccole frazioni di S.Antonio, Borniga ed Il Pin. Si prosegue ulteriormente,  su strada che diventa poi sterrata, sino ad un tornante a destra, poco dopo l'evidente cartello indicatore di inizio della Foresta Demaniale del Gerbonte.
Si posteggia l'auto nel piccolo slargo a sinistra presso la palina indicatrice "Monte Gerbonte"-(q.1619 circa).




Itinerario
Si lascia la palina indicatrice del sentiero per il Monte Gerbonte (dal quale avverrà il ritorno), per seguire l'ampia sterrata che, con percorso in leggera salita, porta in breve alla Bassa di Sanson (1694m.) dove confluisce sull' importante rotabile ex militare Nava-Collardente-Marta.
Si tratta di una strada camionabile costruita nel 1930, lunga circa 40 km, relativa all'imponente viabilità militare del Vallo Alpino occidentale, creata per il collegamento tra le numerose fortificazioni sulla zona di confine con la Francia.

Poco a sinistra si trova il grande bivio per La Brigue e i resti di un'ex casermetta. Si è sull'Alta Via dei Monti Liguri.
Si segue a sinistra la strada, raggiungendo in breve i resti di una grande struttura militare.
(il sentiero con segnavia "linea gialla- Cima Marta Col Beltrand" che si trova a destra dell'ex casermetta, effettua analogo percorso passando nella zona boscosa a monte della strada).

Poco oltre si trova il grande pannello della Foresta Demaniale del Gerbonte.





Da qui si può proseguire sullo stradone che conduce in circa di 2,5 Km ad un bivio, presso il quale, svoltando a destra,  si arriva al gruppo di casermette diroccate che facevano parte del complesso difensivo della zona del Balcone Marta.

Oppure, con percorso meno monotono e più interessante, si può seguire a destra il segnale "bianco/rosso" dell'Alta Via, che con bel percorso in zona boscosa transita alle pendici della Testa della Nava. In circa 10' si può raggiungere la sua sommità dove sono ancora visibili i terrapieni e le trincee degli scontri Franco-Piemontesi del 1794. Ampio il panorama.
Ritornati sul sentiero, si continua su questo tra zone boscose e prative, sino a raggiungere la suggestiva zona delle casermette diroccate.

Si tratta di un vasto complesso ottocentesco di alloggiamenti e casematte, ancora utilizzato durante l'ultimo conflitto mondiale, oggi in territorio francese.




Dai baraccamenti si prosegue a destra, superando una sbarra e proseguendo su di una sterrata per circa 300 m., sino nei pressi  dei resti di una costruzione militare in cemento.
Qui si devia a destra (nessun segnale), su stradina inerbita che si snoda sulle pendici orientali della Cima di Marta.
Con bel percorso tra larici, che in autunno assumono colori magnifici, dopo alcuni tornanti, si perviene sulla vetta di Cima di Marta ( 2138m. - 2h/2h,30 circa). Grande segnale trigonometrico e tracce di insediamenti militari sia del Vallo Alpino che degli scontri franco-piemontesi del 1794.
Panorama vastissimo.


Ritorno ad anello per la Foresta del Gerbonte

Dalla vetta si fa ritorno alle casermette per la strada dell'andata, oppure scendendo, senza percorso obbligato, direttamente lungo la dorsale.
Si attraversano quest'ultime sulla destra, sino ad incontrare nuovamente l'ampia sterrata principale.
Si prosegue su questa  a destra (paline indicanti "Col Bertrand").
Occorre in seguito lasciare la strada principale per deviare ancora a destra (segnale SP 76-Innesto Strada la Brigue-Innesto strada Realdo Triora).
Successivamente bisogna deviare a sinistra su altra ampia strada ex-militare che si percorre per breve tratto. In prossimità di una palina indicatrice (M.te Gerbonte-Creppo) infatti, si devia a destra prendendo un sentierino che si inoltra nel cuore della Foresta del Gerbonte. Tramite questo si scende in un bel bosco di larici, abete bianco e rosso, incontrando verso metà percorso, un eccezionale balcone panoramico a destra, con bella vista sul lontano Lago Tenarda.



Con alcuni lunghi diagonali ed altrettante svolte, e con ultimo tratto un po' rovinato dal passaggio di animali, si arriva al panoramico poggio dove sorge la Caserma della Forestale, con bella vista sul prospiciente Monte Gerbonte.

Dalla caserma si segue la larga strada sterrata, ignorando a destra il sentiero che scende a Creppo. Dopo circa 300 m. occorre lasciare quest'ultima, per deviare a destra su altro sentiero che si inoltra in zona maggiormente boscosa. Dopo un andamento pressochè pianeggiante supera un piccolo rio in secca, inoltrandosi poi in una bellissima zona di bosco misto.
L'itinerario prosegue con un lungo susseguirsi di saliscendi, consistenti in superamenti di valloncelli solcati da rii, in maggioranza asciutti e successivi costoni, seguendo l'andamento delle curve di livello.
Si incontrano resti di enormi ceppaie e poco oltre, alcuni rari larici monumentali.





Con ultimo percorso che consente di superare ulteriori valloncelli e costoni si sbuca infine sullo stradone dove si è lasciata l'auto.

Per saperne di più: