sabato 29 settembre 2012

Traversata Varigotti - Noli - Il Sentiero del Pellegrino



Sull'antico percorso che metteva in comunicazione la Repubblica Marinara indipendente di Noli con il Marchesato del Finale, superando le asperità rocciose di Capo Noli.
Numerosi resti a testimonianza dello storico passato religioso e militare; tra eccezionali  "balconi" panoramici.

Il tempo di percorrenza dell'itinerario è indicativo. Varia in relazione al tempo dedicato alle soste nei diversi siti di interesse storico, naturalistico o paesaggistico

Per apprezzare in pieno l'itinerario, si consiglia di scegliere per l'escursione una limpida giornata primaverile o invernale.




NOTE TECNICHE

Partenza : Varigotti, Via Vecchia (5m-s.l.m.)
Arrivo:  Noli, Piazza Don Vivaldo
Dislivello in salita: 270m circa - in  discesa 260m circa
Tempo di  percorrenza totale: 3h,30/4h (indicativi )
Difficoltà: E
Segnavia: in salita "X rossa" - in discesa: sent. n.1 del pellegrino -"cerchio rosso barrato"
Cartografia: Fraternali Editore-Finalese
Avvertenza: Le condizioni dei sentieri descritti possono cambiare nel tempo. 



Accesso Stradale
Dall'uscita autostradale di Finale Ligure si scende sino alla S.S. Aurelia.
Si svolta a sinistra, si attraversa tutto l'abitato di Finale e si prosegue per Varigotti.
Si percorre il tratto sul lungomare sino a poco prima della Galleria di Punta Crena. Di fronte all'Hotel Miramare si volta a sinistra  in Via Vecchia,  dove inizia l'itinerario (palina indicativa - esigui i  posteggi gratuiti per l'auto).





Itinerario
Dall'inizio di Via Vecchia si attraversa l'Aurelia e ci si porta nei pressi dell'Hotel Miramare.
Si prosegue a sinistra e dopo breve tratto si prende per Via al Capo, che dopo aver attraversato l'antico borgo saraceno, sbuca nella caratteristica piazza Cappello da Prete.
Proseguendo  oltre si prende uno stretto vicolo che sbuca sullo splendido arenile, che merita una digressione.

Si ripercorre brevemente a ritroso il percorso di andata, per  poi deviare su via Al Castello, una antica strada dal fondo in acciottolato che sale sino a raggiungere via Alla Costa, presso una nicchia votiva con Madonnina.
Voltando a destra con ulteriore breve salita si arriva sulla zona sommitale di Punta Crena, dove sorge l'antica Torre di avvistamento eretta nel 1569.
Magnifico il panorama: a ponente sul borgo di Varigotti sino all'Isola della Gallinara; a levante sulla Baia dei Saraceni e Capo Noli.




Magnifico il panorama: a ponente sul borgo di Varigotti sino all'Isola della Gallinara; a levante sulla Baia dei Saraceni e Capo Noli.

Ritornati al bivio si continua su Via alla Costa e si transita presso le rovine dell'antico castello dei Del Carretto.
Il fortilizio venne distrutto nel 1341 dai Genovesi per garantirsi il monopolio dei traffici marittimi dell'intera area. Alla distruzione seguì anche l'interramento del porto.
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Si prosegue sino a pervenire sulla sottostante strada asfaltata (Via Vecchia), che si percorre brevemente a sinistra sino ad incontrare la segnalazione del percorso di salita al Monte di Capo Noli (segnavia "X rossa" - indicazione per Chiesa di S. Lorenzo).


Ci si inoltra su di una rampa a scalini che passa dietro una casa, attraversa poi una bella zona coltivata ad ulivo, per arrivare quindi ad un bivio

Qui si lascia momentaneamente l'itinerario principale, per seguire la deviazione a destra che scende in breve all'antica Chiesa di S.Lorenzo, posta su di un promontorio roccioso.

La Chiesa attuale è tutto ciò che rimane dell'antico insediamento monastico Benedettino risalente al 1127. Ha conservato  il titolo di parrocchiale di Varigotti fino al 1800.
Gravemente danneggiata durante i bombardamenti dell’ultima guerra mondiale, grazie a recenti lavori di recupero ed alle iniziative dell'Associazione Amici di S.Lorenzo, è stata riportata all'aspetto originario.
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Ritornati al bivio, si riprende l'itinerario di traversata che effettua alcuni tornanti sino ad un ulteriore biforcazione.
Si lascia a sinistra il segnavia "cerchio puntato" per proseguire oltre, con tratto che sale decisamente su fondo un po' dissestato.
Si transita quindi presso una proprietà privata, con una sorta di "Muretto dei Ricordi", con immagini di vita vissuta, curiose figure e scritte in inglese all'intorno, opera di Giuseppe Cerisola, cittadino benemerito di Varigotti.

Si continua in salita superando alcuni alti gradini e tratti scavati nella roccia.
Dopo essersi inoltrato in una pineta, il sentiero prosegue con andamento a saliscendi con un lungo mezzacosta , supera un piccolo rivolo (Rio Bordella), poi un successivo (Rio Basure), solitamente con poca acqua, per raggiungere quindi un costone.
Qui volge a sinistra su costiera di radi pini, si abbassa poi leggermente e dopo ulteriore mezzacosta e e leggera salitella raggiunge un altro costone.
Un evidente traccia a destra porta in breve ad un eccezionale punto panoramico a picco sul mare.

Ripreso il percorso principale, si supera il vicino bivio della "Passeggiata Dantesca" per continuare sul comodo sentierino che porta in breve alle rovine della storica Torre delle Streghe, risalente al XVI secolo, eretta da Noli a tutela dei confini con Varigotti.



Si attraversa poi una zona boscosa di pini e lecci, per confluire sull'ampia sterrata proveniente dalle Manie.
Seguita a destra si giunge in breve al Monte di Capo Noli (276m), massima elevazione della traversata sulla cui sommità, debitamente cintato, sorge un sito di interesse militare vigilato dai Carabinieri - (1h,30 circa da Varigotti).

Il faro, un tempo utilizzato come semaforo navale dalla Marina Militare, costituiva importante punto di riferimento per le navi in transito.-



 Discesa su Noli
(segnavia "cerchio vuoto barrato"- Sent. n.1/Sentiero del Pellegrino).

A sinistra del cancello di accesso alla struttura militare, si prende una stradella sterrata che tra alti e arbusti, tipici della macchia mediterranea, scende lungamente con alcuni tornanti.
Si arriva quindi ad  un ampia curva dove stacca sulla destra un sentierino che porta alla Grotta dei Falsari (cartello indicativo).

E' consigliata un'ulteriore digressione.
Si svolta pertanto su quest'ultimo, che dopo ripida discesa arriva alla grande apertura nella roccia attraverso la quale si accede alla Caverna.
All'interno si trova una panoramica balconata a picco sul mare, protetta da una robusta ringhiera di legno.

Alcuni muretti a secco presenti nell'antro vengono fatti risalire all'epoca romana. Visibile anche una vasca intagliata nella roccia, forse utilizzata per la raccolta dell'acqua.


Si ritorna sul percorso principale  seguendo il quale si fiancheggia la zona dell'Eremo del Capitano D'Albertis, seminascosto dalla vegetazione.
Si passa poi a fianco di una casa abbandonata, per arrivare poi ai ruderi della Chiesetta di S. Giulia/Santa Marherita, a picco sul mare in corrispondenza dello sperone roccioso di Capo Noli.
Si tratta di un complesso ecclesiale la cui origine e la cui struttura sono a tutt'oggi sostanzialmente sconosciute.


Potrebbe trattarsi di due chiese addossate l'una all'altra; ad oriente S.Giulia, la più antica (citata in un documento dell' XI secolo), ad occidente quella di maggiori dimensioni, S.Margherita, più recente (del XIII o XIV secolo).
Altri invece interpretano i resti attuali come appartenenti ad un'unica chiesa a più navate, la parte più antica intitolata a S.Giulia e quella più recente intitolata a S.Margherita.
Il complesso ospitò un romitorio dei Cavalieri Gerosolimitani. Le due chiese subirono gravi danni durante la seconda guerra mondiale.

Sul lato destro della Chiesa si individua un sentierino seguendo il quale  si può visitare la zona dell'Eremo del Capitano D'Albertis, purtroppo in rovina e danneggiato da vandali.

Enrico Alberto D'Albertis (Voltri 23/3/1846-Genova 3/3/32) fu grande navigatore, scrittore, etnologo e filantropo.
Verso la fine dell'800 acquistò i terreni del promontorio, e sullo spazioso terrapieno sommitale, fece costruire l'Eremo.
La casa era in perfetto stile coloniale, simile alla cabina di una nave.
Percorrere il sito lascia stupiti ed incantati. Numerose le piante importate o raccolte durante i suoi viaggi ,oltre agli aerei camminamenti e terrazzi dai quali si può sostare in contemplazione.
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Riornati alla chiesa di santa Margherita si riprende l'itinerario che scende con bel percorso panoramico sulla baia e l'abitato di Noli.
Si arriva così ai resti dell'antico lazzareto  risalente al 1250, sorto per il ricovero dei marinai colpiti da gravi malattie contagiose, ed ai ruderi della sottostante chiesa dedicata a S.Lazzaro

Si prosegue nella discesa tra fasce  di coltivi abbandonati, poi tra belle villette terminando la traversata in Piazza Vivaldo, presso la vecchia sede vescovile.

Qui giunti, non si può omettere la visita alla vicina Chiesa romanica di San Paragorio, inserita nella lista dei monumenti nazionali. L'edificio risalente all' XI secolo,  sorge sopra una chiesa paleocristiana . Fu cattedrale di Noli fino al 1572,
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http://www.viagginellastoria.it/noli/sanparagorio.htm


Si ringrazia per la collaborazione fotografica
il Sig. Atonio Tosto